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D-House laboratorio urbano apre le sue porte durante la Milano Design Week 2024 con due installazioni mozzafiato

27 Marzo 2024

Sei giorni di progetti all’avanguardia presentati nel segno della tecnologia, innovazione, sviluppo, sostenibilità e della formazione.

l laboratorio urbano situato in via Lodovico il Moro, 25 a Milano, accoglie visitatori e professionisti del settore dal 16 al 21 aprile, dalle 10:00 alle 20:30, per un’esperienza esclusiva, non convenzionale e altamente creativa.

D-house laboratorio urbano, Pattern Group Innovation Hub, con un approccio pionieristico nell’applicazione delle nuove tecnologie nei settori del design della moda e dell’automotive, presenta per la Milano Design Week 2024 due installazioni innovative dove le nuove tecnologie vengono esplorate attraverso la creatività, promuovendo l’evoluzione di nuovi paradigmi tecnologici.

Il primo progetto che i visitatori avranno modo di scoprire attraversando le sale del laboratorio urbano è Neoclassic Impressions, ideato dal Designer Vito Colacurcio e realizzato per Miko srl, azienda italiana produttrice di Dinamica® . Il progetto rappresenta un’esperienza creativa che mira a ridefinire i confini tra moda e arte classica. Un momento di scambio in cui idea, concetto e applicazioni si traducono in prodotti, dall’essenza teatrale, al limite delle “possibilità”. Un citazionismo imperante tra passato e futuro, dove la tecnologia elimina la patina del tempo e abbraccia la contemporaneità. La versatilità di Dinamica©, l’innovativa microfibra dall’aspetto simile al camoscio composta da una parte di poliestere riciclato*, viene esaltata in una collezione di borse in cui si incontrano passato e futuro, creando un equilibrio emotivo in cui immergersi. Dinamica©, tramite questo progetto, riesce a esprimere a pieno la potenzialità delle sue applicazioni, non solo nel settore automotive di alta gamma, ma anche nel fashion: gli accessori che abitano il guardaroba e che accompagnano la vita quotidiana assumono una nuova interpretazione diventando così una sintesi del suo potenziale tecnologico. “Questa collaborazione con D-house e con il designer Vito Colacurcio instaura un dialogo tra mondi completamente diversi e che, solo apparentemente, non hanno nulla in comune. Fashion, arte e tecnologia si uniscono per dare vita ad accessori unici che rivelano una bellezza senza tempo, riconducibile alle linee neoclassiche tipiche di quelle sculture in grado di colpire l’anima di chi le osserva,e suscitare emozioni uniche ed autentiche.” – dichiara Benedetta Terraneo, Business Manager di Miko – “Con questo progetto viene esaltata la versatilità della nostra microfibra Dinamica® che, oltre ad essere adatta alle applicazioni del settore automotive, grazie alle sue caratteristiche, si presta perfettamente al mondo del fashion.”

Un ambiente neutro catturerà l’attenzione del visitatore attraverso tocchi di moderna avanguardia. “Ho immaginato di muovermi in uno scenario classico applicando tecnologie d’avanguardia e utilizzando un materiale innovativo, dove ogni oggetto è pensato per esaltare le caratteristiche e la versatilità di Dinamica® e racconta il “tradizionale” in chiave contemporanea” afferma Vito Colacurcio. Da un lato, l’esposizione ci porta a scoprire opere in gesso dove, tra le statue neoclassiche, si scorgono gli strumenti utilizzati dall’artista, che mostrano come le capacità umane trasformino l’impossibile in possibile. Varcando la soglia dell’installazione, il visitatore entrerà poi in un ambiente neutro, dove a spiccare è il blu acceso delle colonne, che richiamano lo stile neoclassico, e il movimento di cinque carillon declinati in chiave pop. Sulle colonne sono esposte le borse: preziosi artefatti nati dall’abilità del designer di dare un volto a un movimento storico, il Neoclassicismo, e di trasporlo sui dettagli di questi accessori: dalle clutch alle pochette, passando per i secchielli termoformati, dove classico e moderno si incontrano per dare vita a un risultato sorprendente. Il progetto è stato coordinato da D-house laboratorio urbano, nel cuore di Milano, mentre i manufatti esposti sono stati realizzati in collaborazione con Dyloan Bond Factory, polo produttivo del Gruppo Pattern e con il contributo dell’azienda ET s.r.l. Gli elementi di stampa 3D sono stati realizzati grazie alla stampante Stratasys, uno dei Partner del laboratorio urbano.

Continuando nel percorso, i visitatori potranno immergersi nella cultura giapponese grazie a Printed Rituals, un’installazione concepita da Guardini Ciuffreda Studio per Kornit Digital, azienda israelo-americana produttrice di stampanti a pigmento ad acqua per il tessile. Questo progetto innovativo e all’avanguardia si pone come una riflessione aperta sul nostro ruolo nel mondo e sulla sua rappresentazione. “Poter progettare in armonia con la nostra sensibilità tanto estetica che etica, è il risultato di un innovazione sostenibile che traccia la strada per il futuro.” dichiarano Tiziano Guardini e Luigi Ciuffreda. “Abbiamo creato un luogo in cui ripartire, dove abitare e soprattutto “case” da far vivere sul nostro corpo. Un’istallazione, o meglio un sogno in cui immergersi per essere avvolti dai colori e dalle tridimensioni poetiche tutte da decodificare.”

L’installazione, ospitata all’interno delle sale del laboratorio urbano, invita a esplorare le infinite sinergie tra moda, design e creatività. Un corridoio illusorio guiderà i visitatori in questo affascinante viaggio, mentre gli elementi naturali, come fiori colorati, aironi in volo, balene protettive, e suggestivi elementi fantastici, trasmetteranno il valore del qui e ora. Ispirato alla Casa Moryama, Guardini Ciuffreda Studio mette in discussione il concetto tradizionale di casa come luogo di espressione e scoperta del proprio sé.

Cinque outfit per cinque stanze dove i tessuti stampati si trasformano in codici tridimensionali da esplorare, accompagnati da poesie da leggere grazie al potenziale della tecnologia Kornit. Il progetto è stato coordinato da D-house laboratorio urbano, situato nel cuore di Milano, mentre gli artefatti in mostra sono stati realizzati in collaborazione con Dyloan Bond Factory, il polo manifatturiero del Gruppo Pattern.

Anche Thermore e Olmetex hanno contribuito al progetto con forniture di tessuto, insieme a Colombo Industrie Tessili e Maglificio Alto Milanese, che hanno fornito vari tipi di tessuti e materiali per poter consentire l’esplorazione delle infinite applicazioni della tecnologia Kornit. Nella produzione di alcuni capi, è stato utilizzato il tape di Framis Italia per le laminazioni e le aree di supporto per i tagli laser, mentre Beppetex, produttore di tessuti in cotone, ha fornito tessuti per la realizzazione della camicia esposta. Grazie alla partnership tra il laboratorio urbano D-house e The Woolmark Company, alcuni capi sono stati realizzati utilizzando lana dalla filatura Tollegno 1900 e realizzati dal produttore di maglieria Progetto Maglia Firenze.

“Per noi come D-house laboratorio urbano è sempre un onore curare e coordinare progetti di questo tipo.” Afferma Loreto di Rienzo, R&D Director e Founder di D-house. “Il tradizionale savoir-faire, la creatività e le nostre tecnologie prendono vita all’unisono in installazioni che danno voce alla sperimentazione, spingendoci, anno dopo anno, oltre ogni limite.”